Come si comunica una variazione di un rapporto?

15 Giugno 2023

Come si comunica una variazione di un rapporto?

Ogni variazione, di qualsiasi tipo, va fatta con il Tipo comunicazione 2=Aggiornamento.

Quindi per comunicare, ad esempio, anagrafiche titolari effettivi (non comunicati in fase di apertura del rapporto) la procedura è la seguente:

– selezionare il rapporto

 -nel dettaglio impostare TIPO COMUNCIAZIONE 2=Aggiornamento

 -cliccare sulla scheda TITOLARI EFFETTIVI

Per ogni anagrafica da aggiungere:

-cliccare su AGGIUNGI

-compilare i dati del titolare e premere CONFERMA

-mettere il visto nel campo INCLUSO NELLA PROSSIMA COMUNICAZIONE

-premere CONFERMA

Infine premere RAPPORTI DA SPEDIRE, verificare il riepilogo dei rapporti e premere CREA COMUNICAZIONE

Guarda anche il video tutorial per comunicare la variazione di un rapporto

Titolare effettivo: chi è e come si comunica?

14 Giugno 2023

Titolare effettivo: chi è e come si comunica?

Come chiarito anche dalle FAQ sulla normativa anagrafe rapporti pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in riferimento alla comunicazione del titolare effettivo del rapporto finanziario, tale dato deve essere rilevato secondo i criteri applicabili ai fini della normativa antiriciclaggio.

Per la normativa antiriciclaggio 2019 (D.Lgs. n.125 del 2019), il titolare effettivo è la persona fisica per conto della quale è realizzata un’operazione e nel caso di entità giuridica, le persone fisiche che possiedono o controllano tale entità che ne risultano beneficiari.

Per ulteriori approfondimenti sul tema vi rimandiamo a questo articolo , presente sul nostro blog.

Per inserire il titolare effettivo in CORA, quando si comunica un nuovo rapporto, basterà posizionarsi sulla scheda Titolare effettivo e delegato e premere il pulsante AGGIUNGI, inserendo quindi i dati anagrafici del Titolare effettivo.

Quindi premere il tasto CONFERMA per salvare i dati e creare la comunicazione come al solito.

Se ci si accorge che non è mai stato comunicato il titolare effettivo o bisogna variare i dati di questo o ancora è stato modificato il titolare effettivo, cambierà il tipo comunicazione che non sarà TIPO 1 = nuovo rapporto, ma TIPO 2 = aggiornamento (vedi prossima FAQ).

Consulta il nostro mini tutorial per capire come inserire il Titolare Effettivo in CORA

Scarica la nostra mini guida su come inserire il Titolare Effettivo in CORA

Quando devo fare le comunicazioni mensili?

14 Giugno 2023

Qual è la scadenza delle comunicazioni mensili?

Dal 1° gennaio 2023 è stata ridefinita la scadenza per le comunicazioni mensili: dovranno essere trasmesse entro l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo.

Il sabato è considerato giorno non lavorativo.

Quindi se l’ultimo giorno del mese capita di sabato o in un giorno festivo, i soggetti obbligati dovranno trasmettere le comunicazioni entro il giorno precedente non festivo.

Ricordiamo inoltre che le comunicazioni possono essere trasmesse a partire dal primo giorno del mese successivo, rispetto al periodo di riferimento delle stesse. Quindi, a titolo di esempio, una comunicazione relativa al periodo di Gennaio, può essere trasmessa pena lo scarto, dal primo Febbraio.

Questa attesa può essere evitata configurando in CORA WEB la nostra funzione di invio differito.

Come faccio la prima comunicazione con CORA?

13 Giugno 2023

Come faccio la prima comunicazione con CORA( Nuovo Rapporto)?

Per accedere ai rapporti del soggetto, cliccare uno qualsiasi dei campi nella riga corrispondente al soggetto, nell’elenco soggetti.

Per inserire un nuovo rapporto cliccare sul bottone NUOVO RAPPORTO  

Scegliere il codice TIPO RAPPORTO dall’elenco e indicare la DATA DI INIZIO (va indicata sempre quella EFFETTIVA)

Indicare quindi i dati anagrafici il titolare del rapporto:

-codice fiscale (se italiano)

-Denominazione/Sede oppure Cognome Nome e dati di nascita

Il TIPO COMUNICAZIONE per un nuovo rapporto viene impostato automaticamente 1=NUOVO RAPPORTO e il messo il visto nel campo INCLUSO NELLA PROSSIMA COMUNICAZIONE (il rapporto si colorerà di rosa).

Questo permetterà al programma di sapere quali sono i rapporti che si intende comunicare (includere nella comunicazione) quando verrà selezionata la scheda RAPPORTI DA SPEDIRE.

Dalla scheda RAPPORTI DA SPEDIRE, si può leggere:

-il PERIODO DI RIFERIMENTO raggruppando tutti i rapporti dello stesso anno/mese

-il TIPO DI INVIO: Ordinario (entro il mese successivo) – Straordinario (Tardivo, oltre il mese successivo)

Premere quindi il tasto CREA COMUNICAZIONE.

In questo modo la comunicazione verrà sottoposta al controllo SID e l’esito di questo controllo potrà essere positivo o negativo.

Nel primo caso, la comunicazione viene creata correttamente e certificati risultano validi.

Sarà quindi possibile inviare la comunicazione al SID o direttamente da CORA, se è stata configurata la GESTIONE AUTOMATICA DELLA PEC, oppure all’indirizzo mail indicato, premendo CONFERMA.

In questa seconda ipotesi viene spedita all’indirizzo indicato (quello del soggetto) una email con i due allegati PECAT così come deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate all’indirizzo SID1@PCERT.AGENZIAENTRATE.IT

Nel secondo caso (esito negativo), la comunicazione NON passa al controllo del SID viene segnalato nello stato.

Premendo sul triangolo con il punto esclamativo giallo (nella colonna Scarica) o sul pulsante giallo SCARICA errori è possibile scaricare il txt contenente l’errore in chiaro.

Bisognerà correggere gli errori, per poter inviare la comunicazione. Leggi il nostro articolo sul tema.

Guarda il nostro mini tutorial su Come inserire un nuovo rapporto in CORA

Consulta la nostra mini guida

Come si configura il soggetto obbligato?

12 Giugno 2023

Come si configura il soggetto obbligato in CORA/CRS?

Una volta loggati alla sezione APP (programmi) , scegliere il programma di interesse.

Nella prima maschera ELENCO SOGGETTI, cliccare sul bottone NUOVO SOGGETTO per inserire i dati di un nuovo soggetto che comunica

Compilare quindi i campi previsti:

DATI ANAGRAFICI

Codice fiscale, Ragione Sociale, Sede e Provincia

CERTIFICATI DI FIRMA

Indicare la password di protezione

I tre file dei certificati (UTEF,UTEC e Utente.KS)

Il numero di accreditamento al SID

EMAIL A CUI SPEDIRE

Viene riportata la mail dello user, è possibile qui indicare una email diversa a cui ricevere le comunicazioni create.

Tutti i dati indicati sono obbligatori: premere CONFERMA per registrare i dati.

Consulta il mini tutorial

Scarica la nostra mini guida su Come registrare un nuovo soggetto in CORA

Cos’è il soggetto obbligato?

12 Giugno 2023

Cos’è il soggetto obbligato all’Anagrafe Rapporti?

I soggetti obbligati ad effettuare le comunicazioni all’ Anagrafe tributaria, denominata “Archivio dei rapporti con operatori finanziari” sono gli operatori finanziari indicati all’articolo 7, sesto comma, del Dpr 605/1973, cioè:

*Banche

*Poste italiane S.p.A.

*Soggetti ex art. 106 T.U.B. come sostituito dall’art. 7 del d.lgs. n. 141/2010

*Soggetti ex art. 107 T.U.B, ora confluiti nel nuovo art. 106 come da art. 7 del d.lgs n.141/2010

*Soggetti ex art. 10, comma 10, del d.lgs. n. 141/2010 (Holding)

 L’elenco completo è consultabile nell’allegato 1 al Provvedimento del 20 giugno 2012.

Come acquisto la licenza per un soggetto aggiuntivo?

12 Giugno 2023

Come acquisto la licenza per un soggetto aggiuntivo?

Per acquistare un soggetto aggiuntivo, quando si ha già un abbonamento base attivo, basta andare sul nostro sito, a questa pagina.

Aggiungere quindi al carello il numero dei soggetti aggiuntivi che occorrono, premere visualizza carello e procedere con l’ordine.

I soggetti aggiuntivi comprati nel corso dell’anno vengono acquistati calcolando, al momento dell’acquisto, lo sconto per il rateo non goduto dei giorni passati dalla data originale dell’abbonamento base.

L’importo minimo quando si acquista un soggetto aggiuntivo è 50€.

Dove trovo i prezzi dei programmi?

9 Giugno 2023

Dove trovo i prezzi dei programmi?

I prezzi sono pubblicati sulle rispettive pagine dei programmi CORAe CRS   

Come compro i programmi CORA e CRS?

9 Giugno 2023

Come compro il programma CORA e CRS?

Per acquistare i nostri programma CORA e CRS bisogna seguire questi passaggi:

1) Iscriversi al Portale

La mail indicata nella registrazione sarà il vostro account di accesso, con la password indicata, sia al portale StarSoluzioni che alla sezione APP (programmi).

Normalmente i clienti indicano una email collegata alla società/studio, non personale.

Il nome e cognome richiesti sono ininfluenti: quando sarà confermato il primo ordine verranno chiesti i dati di fatturazione completi.

2) Sottoscrizione abbonamento web

Il prezzo dell’abbonamento ai programmi web è semplice e si basa sul pagamento dei soggetti effettivamente usati:

– La licenza è annuale e il costo di CORA  è di 190€/anno per il primo soggetto, 150€/anno per ogni soggetto aggiuntivo

– La licenza è annuale e il costo di CRS 150€/anno per il primo soggetto, 120€/anno per ogni soggetto aggiuntivo.

Per acquistare l’abbonamento del programma desiderato basta premere il bottone AGGIUNGI AL CARRELLO nella pagina dedicata (CORAo CRS).

Se non lo hai già fatto, consulta questo articolo per scoprire come iscriversi al portale StarSoluzioni.

Quanto costa effettuare la comunicazione al REI?

9 Giugno 2023

Quanto costa effettuare la comunicazione al REI?

Il nostro programma COMUREI  permette di effettuare la comunicazione al REI per soli 50 euro più iva a soggetto.

Tuttavia il primo soggetto per un nuovo cliente è comunque gratuito: basterà attivare la demo e creare la comunicazione.

Ogni acquisto di COMUREI diventa RIMBORSO TOTALE per l’acquisto di un corrispondente soggetto CORA Web o CRS Web.

Per utilizzare il programma vi basterà iscrivervi al nostro sito Starsoluzioni.it e ,una volta loggati, aggiungere il prodotto al carrello. La quantità del servizio può essere definita nel carrello.

Per l’utilizzo potete scaricare il manuale o il video tutorial pubblicato sulla pagina.

Le Holding devono fare la comunicazione CRS?

9 Giugno 2023

Le Holding sono obbligate ad effettuare la comunicazione CRS?

Il tema non è di facile risposta, in quanto a differenza della normativa nazionale prevista per l’Anagrafe Rapporti, non sono definiti in maniera chiara i requisiti che renderebbero una Holding obbligata alla comunicazione.

Non è chiaro se le Holding siano tenute a questo adempimenti.

Per maggiori approfondimenti potete consultare questi due articoli presenti sul nostro blog:

CRS E HOLDING

HOLDING E COMUNICAZIONE CRS: C’E’ L’OBBLIGO?

Il nostro consiglio è, nel dubbio, di valutare l’ipotesi di effettuare comunque una comunicazione vuota.

Ricordiamo che la scadenza a regime di questo adempimento è il 30 giugno di ogni anno e che per effettuarla potete utilizzare il nostro programma web CRS.

Guarda il nostro video tutorial sulla creazione della comunicazione vuota CRS

Cos’è la comunicazione CRS?

9 Giugno 2023

Cos’è la comunicazione CRS?

CRS, Common Reporting Standard, è uno standard comune adottato in ambito OCSE in applicazione dello scambio automatico di informazioni finanziarie tra le varie Giurisdizioni partecipanti.

Prevede l’obbligo, per le amministrazioni finanziarie degli Stati aderenti al sistema CRS, di scambiarsi in via automatica, i dati relativi ai “conti finanziari,” detenuti da soggetti non residenti nei vari Paesi, che vengono trasmessi annualmente dalle istituzioni ed entità finanziarie quali Banche, fondi comuni, assicurazioni, trust, fondazioni e così via.

La scadenza della comunicazione è il 30 giugno di ogni anno.

Non è chiaro se le Holding siano tenute a questo adempimento: il nostro consiglio, nel dubbio, è quello di procedere alla comunicazione vuota attraverso il nostro programma CRS.

Per maggiori approfondimenti potete consultare questi due articoli presenti sul nostro blog:

CRS E HOLDING

HOLDING E COMUNICAZIONE CRS: LE HOLDING SONO OBBLIGATE?

Quale programma utilizzo per l’ Anagrafe Rapporti?

8 Giugno 2023

Quale programma compro per adempiere agli obblighi Anagrafe Rapporti?

CORA: La soluzione web per la Comunicazione dei Rapporti Finanziari all’Anagrafe Rapporti

Per poter utilizzare il programma è necessaria:

1) L’iscrizione al Portale

La mail indicata nella registrazione sarà il vostro account di accesso, con la password indicata, sia al portale StarSoluzioni che alla sezione APP (programmi). Normalmente i clienti indicano una email collegata alla società/studio, non personale. Il nome e cognome richiesti sono ininfluenti: quando sarà confermato il primo ordine verranno chiesti i dati di fatturazione completi.

2) La sottoscrizione dell’abbonamento web

Il prezzo dell’abbonamento ai programmi web è semplice e si basa sul pagamento dei soggetti effettivamente usati:

CORA190€/anno per il primo soggetto, 150€/anno per ogni soggetto aggiuntivo.

Ricordiamo inoltre che, a prescindere dal programma che viene utilizzato, ci sono una serie di adempimenti propedeutici che vanno espletati dal soggetto obbligato e che potete leggere qui.

Consulta il mini tutorial

Come iscriversi al portale StarSoluzioni.

Scarica la nostra mini guida su Come Iscriversi al portale StarSoluzioni.it

HOLDING E COMUNICAZIONE CRS: C’E’ L’OBBLIGO?

6 Giugno 2023

HOLDING E COMUNICAZIONE CRS: LE HOLDING SONO OBBLIGATE?

Abbiamo già visto in questo articolo sul nostro blog come, ai fini CRS, esista una particolare “definizione” di entità di investimento.

La domanda che in molti si pongono è : Una società holding che detiene partecipazioni in altre imprese e ha come unica fonte di reddito i dividendi deliberati dalle partecipate, deve fare la comunicazione CRS entro il prossimo 30 giugno?

Sul punto l’Agenzia delle Entrate si è espressa per la prima volta con la risposta ad interpello n. 121/2020 che ha analizzato l’argomento per una società che investe in titoli di portafoglio.

L’Agenzia, nel caso di specie, ha escluso l’obbligo delle comunicazioni ai fini CRS, nell’assunto, però, che non ricorrano le condizioni di cui all’articolo 1, lettera h), D.M. 28 dicembre 2015, in modo che l’interpellante non rientri tra le istituzioni finanziarie di cui all’articolo 1, comma 1, lettera n) menzionate in precedenza.

La risposta ha precisato che la società, nell’investire in derivati, non opera per conto di terzi, bensì per conto proprio. Con molta probabilità, questo spunto dovrebbe valere al fine di poter dire di escludere le holding anche dall’obbligo di comunicazione CRS.

In altre parole, non si potrebbe affermare che la holding detiene le partecipazioni per conto di soci terzi.

Ci auspichiamo ulteriori chiarimenti sul tema anche perché, a differenza delle comunicazioni all’anagrafe tributaria, dove le stesse devono essere trasmesse solo in presenza di variazione nei Rapporti (nuovi rapporti, modifiche di rapporti esistenti, chiusure di rapporti), nel caso delle comunicazioni CRS, le stesse devono essere inviate con cadenza annuale anche se non vi è nulla da comunicare: c.d. comunicazione negativa.

L’Agenzia, infatti, è stata interpellata nuovamente sul tema nelle risposte ad interpello n. 266 del 19 aprile 2021 e n. 363 del 24 maggio 2021.

Entrambi i casi oggetto di interpello, infatti, sembrano analizzare la medesima fattispecie in cui una società, partecipata da un socio unico, investe la propria liquidità in strumenti finanziari in parte iscritti nel circolante, in parte nell’immobilizzato. Focalizziamo la nostra attenzione, però, sulla risposta che fornisce l’Agenzia in relazione alla domanda posta circa l’obbligatorietà degli adempimenti e conseguenti oneri comunicativi ai fini CRS.

In entrambi gli interpelli, sostanzialmente, ciò che emerge in maniera evidente è che ai fini delle comunicazioni CRS/FATCA la definizione fornita ex art. 162-bis non rileva. Così come “non rileva” come concetto di “cliente” dell’ “account” il socio della holding stessa!

Le risposte fornite nei due documenti di prassi sono sostanzialmente sovrapponibili e, ad avviso di chi scrive, escludono che la società (oppure la holding) svolga “attività di investimento per conto terzi”, operando in assoluta autonomia.

Ma vi è di più.

Prescindendo dalle interessanti risposte fornite dall’Ufficio, proviamo ad andare oltre e cerchiamo di capire la finalità e il contenuto di quelle che dovrebbero/potrebbero essere le comunicazioni che le holding trasmettono ai fini CRS.

La conclusione cui giungiamo è quella che ci consentirebbe (pur con tutte le incertezze del caso) di escludere le holding dal novero delle comunicazioni in quanto la due diligence circa i soggetti da comunicare ed i dati da comunicare sono relative a “conti/account”, definizione che mal si adatta ai “rapporti” che la holding ex art. 162-bis è “abituata” a trasmettere all’anagrafe tributaria.

È pur vero che, prudenzialmente, una holding italiana potrebbe decidere di procedere con le c.d. comunicazioni negative attraverso il nostro applicativo CRS. Di fatto si tratta di una comunicazione “vuota”, da trasmettere così come avviene per le comunicazioni all’anagrafe tributaria, previa quindi generazione del certificato di firma e previa trasmissione di PEC al REI.

Sul punto si auspicano chiarimenti.

Per ulteriori approfondimenti chiedi pure ai nostri esperti!

Come verifico se i certificati di firma sono validi?

5 Giugno 2023

Come verifico se i certificati di firma sono validi?

Per verificare la validità dei certificati di firma, se non si ha ancora acquistato la licenza del nostro programma CORA, bisogna scaricare l’applicazione Generazione dei certificati, scaricando l’apposito software reperibile dall’area privata dell’Agenzia delle entrate, seguendo questo percorso: “Strumenti > Software > Software SID > Generazione certificati”.

Attenzione: la sezione software SID è abilitata solo per i soggetti iscritti al SID.

Una volta scaricata l’app, dal menu Gestione ambiente selezionare Visualizza certificati

1 Indicare il percorso dove sono salvati i tre file dei certificati (UTEF, UTEC e Utente.KS)
2 Inserire la password di protezione dei certificati
3 Premere su Visualizza i certificati.
Verrà mostrata la data di inizio e fine validità. Se i certificati risulteranno validi, vuol dire che non sono scaduti.

Tuttavia questo non basta: da Gennaio 2023 l’Agenzia delle entrate ha richiesto il rinnovo certificati per adeguamento ai nuovi standard di sicurezza.

I nuovi requisiti minimi sono:
· algoritmo di hash: SHA-256;
· algoritmo di cifratura: AES-256;
· lunghezza delle chiavi RSA: 4096 bit (cifratura) e 4096 o 2048 bit (firma).

Dovrete quindi verificare che i certificati siano adeguati a questo standard.

Per farlo cliccare su Dettaglio

Si aprirà la presente maschera, dove potete leggere se la chiave Pubblica corrisponde agli standard richiesti.

Se avete già acquistato CORA, la verifica può essere fatta direttamente dal programma in questo modo:

* Dall’elenco soggetti, cliccare sull’occhiolino per accedere ai dettagli del soggetto

*Premere il tasto Verifica

Di recente è’ stato implementato un doppio controllo sulla verifica dell’ambiente di sicurezza (certificati di firma). Oltre alla verifica sulla validità del certificato, viene verificata anche la validità della firma.

*Se i certificati sono validi verrà visualizzata una maschera dove non ci sono segnalazioni in rosso.

Potrebbe interessarti anche questo articolo presente sul nostro blog che contiene un video tutorial su come caricare e verificare i certificati con CORA WEB.

Certificati di firma (ambiente di sicurezza)

1 Giugno 2023

Cosa sono i certificati di firma (ambiente di sicurezza)?

Per ambiente di sicurezza si intende il sistema di credenziali di cui ciascun soggetto obbligato deve essere dotato per garantire l’identità di chi effettua le comunicazioni mediante il servizio Entratel/ Fiscoline, nonché l’integrità dei dati trasmessi e la loro riservatezza.
Sul nostro sito, nella sezione Assistenza – Manuali e normativa sono presenti diverse guide semplificate per revocare/ richiedere l’ambiente di sicurezza.

In alternativa potete anche avvalervi nel nostro servizio Facciamo noi – certificati.

Registrare la Holding al SID

1 Giugno 2023

Come registrare la Holding (soggetto obbligato) al SID?

Sul nostro sito trovate un manuale semplificato che potete seguire per procedere oppure potete acquistare il nostro servizio a pagamento Facciamo noi – accreditamento SID.

Come posso registrare la pec al REI?

1 Giugno 2023

Come posso registrare la pec al REI?

C’è il nostro programma COMUREI.

In questa pagina trovate maggiori dettagli sui costi e il funzionamento.

Se dovessi avere dubbi o necessiti di maggiori informazioni, scrivici a questo indirizzo: assistenza@starinfostudio.it.

Cosa bisogna fare per essere in regola?

1 Giugno 2023

Cosa bisogna fare per essere in regola?

Ci sono una serie di adempimenti propedeutici che vanno espletati dal soggetto obbligato all’Anagrafe Rapporti, a prescindere dal programma che viene utilizzato.

Prima di effettuare le comunicazioni all’Anagrafe Tributaria, il soggetto obbligato:

1) Deve registrarsi al REI (Registro elettronico degli indirizzi) a cui comunica la pec che verrà utilizzata per effettuare le comunicazioni. A tal fine, si può utilizzare il nostro programma COMUREI.

Normalmente ci vogliono almeno 24 ore perché il Registro Indirizzi Elettronici risulti aggiornato. Consigliamo quindi di aspettare questo lasso di tempo da quando è stata inviata la comunicazione della pec, prima di procedere con l’invio delle comunicazioni Anagrafe Rapporti/ CRS.

2) Deve registrarsi al SID e ricevere un numero di accreditamento;

3) Deve avere un ambiente di sicurezza attivo( certificati di firma).

Prima di richiedere l’ambiente di sicurezza è necessario aver effettuato l’iscrizione del soggetto al SID e che la stessa risulti Approvata ( così come mostrato nell’immagine sottostante). A tal fine consigliamo quindi di verificare lo stato della richiesta di accreditamento (normalmente occorre almeno qualche ora), prima di richiedere l’ambiente di sicurezza.

NOTA BENE

Per tutti questi adempimenti sul nostro sito trovate i manuali e riferimenti normativi o in alternativa potete acquistare i servizi Facciamo noi – accreditamento SID e Facciamo noi – certificati.


Dopo aver espletato tutti i passaggi, è possibile acquistare il nostro programma CORA per effettuare le comunicazioni all’Anagrafe Rapporti.

DEFINIZIONE HOLDING PER CRS

1 Giugno 2023

ESISTE UNA DEFINIZIONE DI HOLDING AI FINI CRS?

Il Common Reporting Standard (CRS) è un meccanismo nato già da diversi anni in ambito OCSE.

Dal 2016 la normativa si applica anche in Italia e lo scopo è quello di ottenere dai vari Paesi partecipanti allo scambio, informazioni dalle loro “istituzioni finanziarie”( come ad esempio un Banca) circa gli “investitori” che hanno patrimoni finanziari in Paesi diversi rispetto a quello di residenza.

Il CRS è, in sostanza, uno strumento che consente uno scambio automatico di informazioni tra diversi Stati, in relazione agli investimenti finanziari che i contribuenti hanno in Paesi diversi da quello di residenza.

Un esempio potrà chiarire meglio la finalità di questa normativa:

Pensiamo a Tizio, residente in Italia, che apre un conto corrente presso una Banca in Francia.

La banca Francese deve dire alle autorità francesi che Tizio è proprietario di un CONTO/ACCOUNT in Francia : quindi in uno Stato diverso rispetto a quello di residenza (Italia).

Per vedere l’elenco dei Paesi che scambiano questo tipo di informazioni basta cliccare qui.

I paesi che scambiano informazioni in ambito finanziario in maniera automatica sono, infatti, sempre più in espansione!

Il legislatore italiano ha dato esecuzione a questo scambio automatico richiedendo tale adempimento alle istituzioni finanziarie italiane con la legge 18 giugno 2015, n. 95. In attuazione della Legge citata è stato successivamente emanato il D.M 28 dicembre 2015 che fornisce le indicazioni per individuare le “istituzioni finanziarie” tenute all’adempimento, nonché le informazioni oggetto di comunicazione.

Se, quindi, non vi è ombra di dubbio che una BANCA sia per definizione una “istituzione finanziaria” tenuta allo scambio CRS, dobbiamo porci il dubbio per le nostre “holding”.

Innanzitutto sottolineiamo come la definizione contenuta nell’art. 162-bis Tuir nulla abbia a che vedere con la comunicazione CRS! Se sei “holding” perché ricadi nella definizione dell’art. 162-bis Tuir, NON SIGNIFICA AUTOMATICAMENTE che tu debba fare la comunicazione CRS!

Per trovare una definizione di “holding” ai fini della disciplina CRS, per capire quindi se le “holding” devono fare questa comunicazione, dobbiamo leggere il D.M. 28.12.2015.

L’art. 1 lett. n), tra le Definizioni, precisa che per «Istituzione finanziaria italiana tenuta alla comunicazione» si devono intendere le istituzioni finanziarie italiane che presentano i requisiti di un’istituzione finanziaria di cui alla lettera e).

La lett. e) definisce il concetto di “istituzione finanziaria” per tale intendendo un’istituzione di custodia, un’istituzione di deposito, un’entità di investimento, un’impresa di assicurazioni specificata.

Si tratta di definizioni non di immediata interpretazione in quanto riportano nel nostro ordinamento nozioni tradotte contenute nella documentazione OCSE.

Ci troviamo, a questo punto, nella situazione di dover valutare se una holding industriale possa essere definita come “entità di investimento”.

La lettera h) successiva individua come «Entità di investimento» le società che rispettano un duplice requisito patrimoniale (pt. 1) e reddituale (pt. 2).

Senza entrare in eccessivi tecnicismi, pertanto, taluni operatori sostengono che una società holding risulta tenuta all’adempimento ai fini CRS quando detiene forme di investimento (partecipazioni in altre società) per conto di “clienti”.

Qui la domanda è lecita: chi sono i “clienti”? Forse i soci?

L’Agenzia delle Entrate in alcune risposte ad interpello, esclude questa ipotesi (Risp. 266 e 363/2021).

Purtroppo, però, la presa di posizione dell’Agenzia Entrate non è così limpida e definitiva, pertanto spesso nella situazione di incertezza in cui ci troviamo, si valuta la possibilità di far trasmettere anche alle holding la comunicazione CRS entro il prossimo 30 giugno, con un contenuto “negativo” ( la cosiddetta comunicazione vuota) in quanto oggetto di comunicazione sono non tanto le partecipazioni detenute dalla holding quanto piuttosto i soci della holding che abitano in un Paese diverso rispetto a quello della holding stessa!

Per procedere ad effettuare la comunicazione CRS, potete acquistare il nostro programma web CRS.

Per approfondimenti chiedi aiuto ai nostri esperti!